Il Trauma Complesso: come le ferite invisibili plasmano la nostra identità
Introduzione
Il trauma psicologico rappresenta un campo di studio multidisciplinare che ha suscitato un crescente interesse negli ultimi decenni. Mentre il termine “trauma” è spesso utilizzato per descrivere esperienze stressanti singole e circoscritte, il concetto di “trauma complesso” si riferisce a un insieme di esperienze traumatiche ripetute e prolungate, che iniziano spesso nell’infanzia e hanno un impatto duraturo sullo sviluppo e sul funzionamento psicologico.
Origini del concetto e definizione
Il concetto di Trauma Complesso è stato proposto per la prima volta da Judith Herman negli anni ’90 per descrivere l’esperienza di individui che hanno subito abusi cronici, spesso nel contesto di relazioni interpersonali significative.
Mentre il Disturbo da Stress Post-Traumatico (PTSD) è tipicamente associato a un singolo evento traumatico, cioè un evento improvviso che mette in pericolo la nostra incolumità (un incidente, un’aggressione, ecc.) e può provocare sintomi depressivi, momenti di flashback dell’evento vissuto e sintomi di iperarousal (iperattivazione fisiologica e psicologica del sistema nervoso: allerta, impulsività, respirazione accelerata, tachicardia…), il Trauma Complesso rappresenta una concezione più articolata di trauma. Si riferisce ad una esposizione prolungata a eventi stressogeni e disorganizzanti all’interno delle relazioni interpersonali significative, che dovrebbero rappresentare un ambiente sicuro. Esempi di questo tipo di eventi sono gli abusi fisici ed emotivi, la negligenza genitoriale, l’esposizione alla violenza domestica e altre forme di maltrattamento infantile.
Queste esperienze spesso avvengono durante periodi critici dello sviluppo, influenzando la capacità dell’individuo di esperire relazioni sicure e di regolare le proprie emozioni.
Caratteristiche del Trauma Complesso
Il trauma complesso si distingue per la sua natura pervasiva e i suoi effetti duraturi su diversi aspetti della vita di una persona. Le caratteristiche principali includono:
- Disregolazione emotiva: Le persone con storia di trauma complesso possono sperimentare difficoltà significative nella regolazione delle emozioni. Questo può manifestarsi come una tendenza a esplosioni emotive, stati di iperattivazione oppure dissociazione.
- Disturbi dell’identità: Le esperienze traumatiche prolungate possono influenzare lo sviluppo dell’identità personale, portando a una sensazione di vuoto, a una percezione distorta di sé e/o frammentata e confusa.
- Difficoltà interpersonali: Poiché le esperienze traumatiche spesso avvengono all’interno delle principali relazioni affettive, le vittime di trauma complesso possono avere difficoltà a creare e mantenere relazioni sicure e affidabili.
- Sintomi dissociativi: La dissociazione può servire come meccanismo di difesa per far fronte a esperienze traumatiche insostenibili. Tuttavia, nei casi di trauma complesso, la dissociazione può diventare una risposta abituale e cronica.
- Sintomi somatici: Il trauma complesso può manifestarsi anche a livello fisico, con sintomi psicosomatici come dolori cronici, problemi gastrointestinali o disturbi del sonno.
Trattamento del Trauma Complesso
Il trattamento del trauma complesso richiede un approccio terapeutico integrato e personalizzato che tenga conto della natura pervasiva delle esperienze traumatiche. Gli interventi psicoterapeutici più efficaci sono quelli che mirano a:
- Stabilizzazione emotiva: Le prime fasi del trattamento sono spesso incentrate sulla creazione di un senso di sicurezza e sulla stabilizzazione dei sintomi attraverso tecniche di gestione dello stress e della regolazione emotiva.
- Elaborazione delle esperienze traumatiche: Una volta raggiunto un livello di stabilità sufficiente, il trattamento può proseguire con tecniche per elaborare i ricordi traumatici e le emozioni a essi legate.
- Ricostruzione delle capacità relazionali: la relazione terapeutica ha una funzione riparatrice dei modelli relazionali: permette di sperimentare fiducia e sicurezza.
- Approcci integrativi: Terapie somatiche e tecniche come la mindfulness possono essere utili per affrontare i sintomi fisici e migliorare la consapevolezza del corpo.
Bibliografia:
- Herman, J. L. (1992). Trauma and Recovery: The Aftermath of Violence—from Domestic Abuse to Political Terror. Basic Books.
- Cloitre, M., Garvert, D. W., Brewin, C. R., Bryant, R. A., & Maercker, A. (2013). Evidence for proposed ICD-11 PTSD and complex PTSD: A latent profile analysis. European Journal of Psychotraumatology, 4, 20706.
- van der Kolk, B. A. (2014). The body keeps the score: Brain, mind, and body in the healing of trauma. Penguin Books.
- World Health Organization. (2018). ICD-11 for mortality and morbidity statistics. https://icd.who.int/
- Liotti, G., Farina B. (2011). Sviluppi Traumatici. Eziopatogenesi, clinica e terapia della dimensione dissociativa. Milano: Cortina Editore.
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